Cos’è la qualità nella scuola? Alcune riflessioni critiche in merito alle graduatorie di “Tuttoscuola”

L'intervento esamina cirticamente il Primo Rapporto sulla Qualità nella Scuola, pubblicata dalla ribvista "Tuttoscuola" nel giugno 2007. Il Rapporto presenta una graduatoria delle province e delle regioni italiane, determinata in funzione della "qualità del sistema di istruzione". La qualità è stata rilevata attraverso 152 indicatori (costruiti su dati di natura amministrativa, reperiti soprattutto presso ministeri, Istat e Ragioneria generale dello stato), articolati per provincia, aggregati in 19 "quadri", a loro volta raggruppati in cinque "macroaree": strutture e risorse, organizzazione e servizi, condizioni del personale, livelli di istruzione, risultati scolastici. La nota metodologica non mette sufficientemente in luce alcune informazioni tecniche, noiose ma tuttavia cruciali per capire appieno il metodo di costruzione della graduatorie e dunque il loro significato. Alla luce di questa nota e di un esame dei dati riferiti agli indicatori si possono muovere diverse critiche al modo di procedere degli estensori del rapporto e dunque alla raffigurazione della "qualità" della scuola italiana ivi offerta. Si conclude che Il rapporto "Tuttoscuola" consente di conoscere e di riflettere sulla variabilità territoriale che caratterizza la distribuzione di importanti risorse e i risultati dei processi formativi, e da questo punto di vista costituisce senz’altro un’iniziativa meritoria, e il ricorso a graduatorie è forse un passo obbligato per attirare l’attenzione del pubblico e far circolare le informazioni; ma si tratta in ogni caso di un’operazione irta di problemi sul piano semantico (scelta degli indicatori), tecnico (modalità di calcolo dei punteggi e di ponderazione differenziata) e in ultima analisi comunicativo – problemi che rischiano di minare la comprensione dei fenomeni su cui si vuole invece attirare l’attenzione